Sulle tracce di Stefano Gregoretti e Ray Zahab e della loro Trans Namibia Expedition

Il giro di boa lo hanno passato alcuni giorni fa. Dopo oltre due settimane di deserto, per Stefano Gregoretti e Ray Zahab, la prima parte della Trans Namibia Expedition è andata.
Mancano meno di 1000 km alla fine di questa sfida estrema.

Trans Namibia Expedition“Poca acqua, pochissimo verde, pochi uomini – scrive Stefano sulla sua pagina Facebook -. Tante rocce e sabbia a non finire. Una potenza silenziosa che toglie fiato e stanchezza… Tanta stanchezza. Diciamo che la toglie (quasi) tutta”.

Trans Namibia Expedition

In queste ore stanno attraversando il “Namib Sand Sea”, il deserto costiero della Namibia, Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
“Qui dove le dune più alte al mondo incontrano il mare, a Sossusvlei; dove un lago essiccato ha lasciato lì alberi fossili che sembrano spettri. Oltre tre milioni di ettari con due sistemi diversi di dune: una antica più solida sovrastata da una più giovane e “viva”. Correrci attraverso… non si può spiegare”.

 

Il viaggio attraverso il deserto della Namibia, insomma, si è rivelato per loro ancora più stupefacente del previsto, tra dune di sabbia e popolazioni locali, sciacalli e babbuini.
Le foto di Jon Golden sono spettacolari e ci permettono di condividere un pezzetto della loro avventura.

 

Così come la traccia del suo Garmin inReach, che ci permette si seguirlo giorno per giorno, in tempo reale, nei suoi spostamenti.

Stefano Gregoretti traccia Garmin inReach Namibia
Intanto, il viaggio continua…

Trans Namibia Expedition