3DìBike, il viaggio in bici di Francesco Fazio

Avete conosciuto Francesco Fazio al fianco di Stefano Gregoretti al Tor des Geants, grazie al progetto Garmin Wild. Ad un anno di distanza,  non ha perso la passione per l’outdoor, anzi. Il suo prossimo obiettivo è la UTMB.

Per prepararla, oltre alla corsa, si sta allenando anche in MTB. Nei giorni scorsi, ad esempio, ha organizzato in autonomia un viaggio in bici attorno a casa. Con lui c’erano anche il Garmin Edge 820 e il nuovo Varia RTL 510. Perché la sicurezza deve sempre venire prima di tutto. Questo è il suo racconto della 3Dì Bike.

“Prima di partire per un… breve viaggio in bici”

Un breve viaggio in bici, in MTB lungo un percorso ad anello con inizio e fine ad Abano Terme davanti al cancello di casa, passando per piste ciclabili, argini, strade bianche, single track e, dove non fosse possibile l’off-road, strade secondarie e meno trafficate. Un viaggio in bici nato per gioco che però è diventato l’occasione allenare concentrazione e sforzo muscolare costante in cista della UTMB, e magari di qualche altro progetto futuro.

Il giro era già ben chiaro nella mia mente, ma per concretizzare questa idea e pianificare il viaggio in bici, organizzando percorso e soste, mi sono affidato a Base Camp, con cui ho calcolato distanze, dislivelli (pochi, volutamente) e tempi di percorrenza.

Con Cristina, che mi ha fatto da ammiraglia, abbiamo definito il programma. Partenza sabato 16 giugno partenza da Abano Terme e arrivo al Lago di Caldonazzo risalendo il fiume Brenta passando per Ponte Vecchio di Bassano del Grappa (150 km); domenica 17 direzione Valle dei Laghi (TN) scendendo il versante veneto del Lago di Garda fino a Peschiera del Garda (140 km); lunedì rientro alla base dopo aver completato l’anello toccando Mantova, Ostiglia, Legnago e Vicenza (200 km).

Gli strumenti indispensabili per un viaggio in bici

Sul manubrio non poteva mancare il mio fidato ciclocomputer wireless Garmin Edge 820, con i files gpx già creati e scaricati, collegato al Varia RTL 510, che mi ha permesso di fare un viaggio in bici in sicurezza nelle trafficate strade di raccordo tra una ciclabile e l’altra. Il Varia RTL 510, infatti, non è solo un dispositivo luminoso a led che segnala la mia presenza in strada a lunga distanza, ma anche un radar che avvisa me del sopraggiungere dei mezzi alle mie spalle.

A 150 metri rileva la presenza di uno o più veicoli e, immediatamente, un segnale acustico dell’820 segnala il pericolo, mentre sul display a colori un indicatore simula il progressivo avvicinamento. Questo mi ha permesso, in primis, di tenere il più possibile il lato destro della strada, per aiutare gli automobilisti a mantenere la distanza di sicurezza (la nostra sicurezza, perché i vulnerabili siamo noi seduti in sella) e, non meno importante, di mantenere lo sguardo fronte bici.
Sembra una sciocchezza, ma spesso il voltarsi per controllare è molto pericoloso: si tende a spostarsi verso il centro strada, senza accorgersi di buche o asfalto irregolare.

La sicurezza, quindi, prima di tutto, perché un viaggio in bici è bellissimo solo se si ritorna sani e salvi.

Ho pedalato dalle 8 alle 10 ore al giorno, dalla ciclabile che risale il fiume Brenta, a single tracks di pietre e vegetazione fitta, contrapposti a ciclabili a due corsie, salite impegnative, tratti di continui saliscendi e pontili sui laghi.

Le sponde del lago di Garda con i suoi turisti, la quiete e il silenzio costeggiando il Mincio, la bellezza della pianura, le strade dissestate di campagna e quelle lunghe, dritte e alberate; le sfumature di oro e giallo, del verde e dell’ocra.

Il mio Edge 820 ha retto senza problemi anche alle stradine trasformate in piste da cross dal passaggio dei mezzi agricoli.

Dopo tre giorni di viaggio in bici, sono sceso definitamente dai pedali alle 21.15, davanti a casa. Mi sono buttato a terra stremato, contento mentre il led ancora acceso del Garmin Radar RTL 510 sembrava indicare il mio livello di batteria! L’unico scarico ero io, mentre lui qualche altro km se lo sarebbe fatto ancora, prima di spegnersi.

Una volta scaricata la traccia di questa tre giorni su Garmin Connect ho tirato le somme:

Non è stata un’avventura estrema, ma è un piccolo viaggio in bici, diverso dal solito, insieme a Cristina, la mia compagna di vita, il cui sopporto è stato fondamentale e infallibile.

Realizzare i sogni, piccoli e grandi che siano è sempre bello. Farlo in sicurezza aiuta a goderseli ancor di più.