zaino ultratrail

Attrezzatura per ultratrail: ecco cosa dovete portare con voi

Il nostro ambassador Francesco Fazio è in partenza per la LUT e, dopo esserci fatti spiegare come si prepara un’ultratrail, gli abbiamo chiesto cosa porterà con sé e, in generale, qual è l’attrezzatura necessaria per affrontare un una gara come la Lavaredo Ultratrail.

Cosa mettere nello zaino prima di partire per un’ultratrail

Scegliere quale attrezzatura portare con sé per un’ultratrail non è cosa da poco. È importante avere a disposizione tutto quello che potrebbe servire, evitando però di portare peso inutile, che ci appesantirebbe durante la gara. La lista del materiale obbligatorio – che gli organizzatori di ultratrail di norma forniscono – è già un buon punto di partenza, ma non basta: quello è solo l’indispensabile. Ecco l’attrezzatura che io metto nello zaino per una gara di ultratrail.

Lo zaino

Banale averlo (non possiamo certo riempirci le tasche!), ma attenzione alla scelta. Lo zaino deve essere leggero e compatto ma capiente e dotato di tutti quegli accessori che potrebbero tornare utili in una gara così lunga. Il mio è da 6 litri: avendo con me materiale tecnico, leggero e poco ingombrante (cosa che vi consiglio) è sufficiente. In più ho le flaks frontali, che stabilizzano il peso dello zaino posteriore e sono molto pratiche da togliere e mettere, quando si beve. Ha anche una seconda rete esterna, molto comoda e utile per infilare in velocità l’antivento, o una bandana.

I bastoncini

L’uso dei bastoncini è soggettivo, lo capisco, ma a me aiutano molto. Di solito uso quelli fissi e curvi, ma per la Lavaredo Ultratrail ho scelto di portare con me quelli che si piegano in tre parti. Il percorso è relativamente corribile quelli pieghevoli si riescono a mettere sullo zaino in pochi secondi, lasciando le mani libere per correre in discesa con maggiore stabilità.

L’antipioggia e pantaloni lunghi

La giacca antipioggia è tra i materiali obbligatori. Anche in questo caso, meglio preferire un capo tecnico, compatto e leggero, ma che abbia una buona resistenza. Come antivento di solito porto quello smanicato, perché preferisco correre con le braccia libere. Ma il rischio è non sentire freddo e trovarmi con le braccia gelate, quando calano le temperature. Quindi un buon antivento a maniche lunghe ripara anche dal freddo, mentre per il vento basta quello smanicato. Sono leggerissimi, meglio averne uno in più, piuttosto che uno in meno e poi trovarsi nei guai con la temperatura.

Per quanto riguarda i pantaloni lunghi e i pantaloni impermeabili, alla LUT non li porterò, ma vista la variabilità del meteo in montagna, di solito, è meglio essere attrezzati.

Occhiali fotocromatici

Fra l’attrezzatura per ultratrail non possono mancare, secondo me, gli occhiali fotocromatici. Quando si corre un trail è fondamentale poter vedere sempre perfettamente dove stiamo mettendo i piedi: una banale caduta può voler dire corsa finita. Gli occhiali fotocromatici mi aiutano a ripararmi dalla luce del sole durante il giorno, perché le lenti in pochi secondi si oscurano, e di vedere bene anche quando la luce diminuisce, di notte o anche solo entrando in un bosco. In quel caso le lenti si schiariscono e riesco a distinguere benissimo il sentiero, eventuali sassi oppure ostacoli. Non solo. Quando c’è vento, in vetta, oppure in discesa, l’aria spesso fa lacrimare gli occhi e questo, oltre ad essere fastidioso, compromette anche solo temporaneamente la visibilità. Con gli occhiali fotocromatici, questo ce lo risparmiamo e poi sono così leggeri che non sembra nemmeno di averli.

Gli occhiali fotocromatici sono fondamentali per vedere perfettamente dove mettete i piedi

La bandana

Io ne porto due. Sono molto utili, non solo per riparare dal sole o dal vento ma anche come spugne. Quando c’è molto caldo, basta fermarsi a un ruscello o a una fontana, bagnarla e poi passarla sul collo o sulla fronte.

I guanti

Anche quando fa caldo e i guanti non sono tra il materiale obbligatorio, non è male averne un paio a disposizione. Non sono ingombranti e pesano pochissimo. In montagna le temperature e il clima cambiano spesso e correre avendo freddo alle mani non è affatto piacevole.

La luce frontale

Anche la frontale ci aiuta ad vedere sempre bene dove stiamo per mettere i piedi. Quella che uso io è da 750 lumen e ha il sensore di prossimità e il sensore di luce. La regolo sempre al massimo della luminosità, ma quando si avvicina l’alba o la luce aumenta, si regola autonomamente diminuendo l’intensità della luce, così da risparmiare anche la batteria.

Gel e integratori

Anche quello dei gel è un tema molto soggettivo ma, in generale, su gare così lunghe è bene non farsi trovare a corto di energie. Io uso le bustine piccole, da 30 grammi. Le trovo più pratiche, più digeribili e perfette da prendere all’occorrenza, per una spinta in più. Certo, l’effetto dura 45′ ma per me è sufficiente: ci sono sempre i ristori per integrare in modo più sostanzioso. Porto con me anche delle compresse di sali, carboidrati e aminoacidi. Per correre in montagna, su lunghe distanza e, soprattutto, quando fa molto caldo, abbiamo bisogno che i muscoli siano sempre tonici e reattivi.

Il mio bicchiere

Lo porto sempre, non solo quando è obbligatorio, come nel caso della LUT. È pratico, igienico, mi permette di bere quando e dove voglio, ai ristori o alle fontanelle, senza consumare carta o plastica. Una sciacquata veloce ed è pronto per essere riutilizzato. Corriamo in montagna: rispettiamo l’ambiente.

Fazzolettini di carta

Possono sempre servire, a noi o a un altro concorrente: un colpo di freddo, una piccola ferita da tamponare, qualcosa da pulire. Pesano poco e possono fare la differenza.

Calze di ricambio

Non è obbligatorio ma quando, come nel caso della Lavaredo Ultratrail, si deve guadare un rio, è bene avere un cambio pulito, magari con un piccolo asciugamano in microfibra, Proseguire la gara con i calzini bagnati non è consigliabile!

Dispositivi, batterie e simili

Porto sempre con me il cellulare, caricabatterie e batterie di riserva. Insieme a un documento, 20€ in contanti, perché non si sa mai, e il telo di sopravvivenza. Si spera di non doverlo usare, ma nel caso ce l’abbiamo e può sempre servire.

Le scarpe da ultratrail

La scelta della scarpa è fondamentale: deve essere affidabile, capace di rispondere alle vostre esigenze e pronta ad accompagnarvi per molte ore e molti chilometri. Quella che uso io è pensata appositamente per le lunghe distanze. Performante sui tratti tecnici, dalla struttura molto leggera ma con le giuste protezioni, dove servono. Come il rinforzo per l’avampiede, che preserva le unghie da urti traumi. Assicuratevi che la scarpa abbia un’allacciatura solida e resistente e che sia realizzata in materiale traspirante.

L’orologio GPS

Dulcis in fundo… nell’attrezzatura che dovreste sempre portare con voi per affrontare una ultratrail, non può mancare il mio Garmin fēnix 5X Plus. Mi accompagna sempre, in allenamento e in gara, ed è l’orologio perfetto per una gara di ultratrail. Ho già caricato la traccia con il percorso della Lavaredo Ultratrail. Il sentiero è ben segnato ma basta davvero una piccola distrazione a un bivio per sbagliare strada. E poi mi è di grande aiuto sapere a che punto sono, quanti km ho fatto e quanto dislivello resta ancora da fare. Insostituibile.