Simone Moro e Tamara Lunger, in partenza verso la sfida più estrema

Ieri Simone Moro e Tamara Lunger sono partiti da Orio al Serio con destinazione Mosca.

Il lungo viaggio verso la Siberia è iniziato.

Nei prossimi giorni affronteranno una nuova sfida, una sfida estrema: provare a scalare il Pik Pobeda, 3003 metri in una delle regioni più fredde del pianeta, Chersky Range.

Le temperature, già solo nei centri abitati limitrofi, raggiungono picchi di -71° e questa per loro è la stagione più fredda dell’anno.

Mai nessuno ha osato salire il Pik Pobeda in inverno.

Ci proveranno Simone e Tamara. Insieme a loro anche il nostro Matteo Zanga.

Ieri, prima di decollare per Mosca, Simone ha tenuto una piccola conferenza stampa in aeroporto, per raccontare le emozioni della partenza. Come sempre, però, nulla è stato lasciato al caso. Per affrontare una sfida così estrema, non priva di pericoli, occorrono una mente lucida, l’organizzazione di ogni dettaglio e l’attrezzatura più all’avanguardia, che garantisca loro di affrontare ogni difficoltà – e saranno tante – in sicurezza.

“So che esiste un posto, so come trovarlo e so come tornare a casa da lì, perché oggi esiste il GPS e ora ce l’ho al polso, quindi da questo punto di vista non avrò problemi”, ha spiegato Simone parlando del suo Garmin fenix5.

Con lui, però, avrà anche un Garmin inReach: “Uno strumento che mi permetterà, schiacciando un solo tasto, di attivare una richiesta di soccorso in caso di emergenza. La richiesta arriverà direttamente alla centrale internazionale di coordinamento dei soccorsi che sarà in grado di organizzare qualsiasi tipo di operazione di recupero. Non solo. Mi permetterà anche di comunicare, restando in contatto grazie alla rete satellitare Iridium”.

Simone e Tamara porteranno la tecnologia in una delle zone più remote del mondo. Sarà un po’ come portarla indietro nel tempo, ma sicuramente servirà loro per affrontare questa nuova sfida senza correre rischi inutili.

Buon viaggio Simone, buon viaggio Tamara.