come pescare bolentino profondità

Bolentino di Profondità: Tecnica e Attrezzature

Apprezzato da appassionati e neofiti, il bolentino di profondità rappresenta una delle tecniche di pesca più affascinanti e immersive. Apparentemente semplice da mettere in pratica, si caratterizza per l’approccio mirato alla cattura di specie ittiche che abitano i fondali più difficili da raggiungere, come occhioni, spatole, spinaroli e cernie. Richiede, pertanto, non solo un’attrezzatura specifica ma anche una strategia ben pianificata, una conoscenza dettagliata delle correnti, degli habitat e delle abitudini della preda che si intende insidiare.

Ma come pescare a bolentino di profondità? Chi vuole mettersi alla prova deve per prima cosa avere a disposizione una barca: questa tecnica, infatti, si effettua solitamente in acque lontane anche diverse miglia dalla costa in aree dove è possibile individuare fondali con secche e batimetriche in caduta da -100 fino anche a -400 metri e oltre sotto il livello della superficie e dove le specie marine di grande interesse si rifugiano o transitano alla ricerca di cibo. È quindi necessario poter contare su un motore affidabile, condizioni meteo favorevoli e, non ultimo, strumentazioni di bordo adeguate.

A tale proposito, l’utilizzo di GPS ed ecoscandaglio è una condizione essenziale per dirigersi nei waypoint più profittevoli e trovare gli spot più pescosi. I fishfinder Garmin della serie GPSMAP X3xsv consentono di individuare con facilità la presenza di mangianza al di sotto della propria imbarcazione, grazie alla tecnologia di scansione CHIRP con immagini ad alta definizione e a una gamma di colori ad alto contrasto, ideali per leggere le marcature potenzialmente corrispondenti alla preda di giornata. Il GPS integrato dell’ecoscandaglio GPSMAP X3xsv, inoltre, favorisce un’esperienza di navigazione ottimale e permette di raggiungere i waypoint precedentemente salvati sul proprio dispositivo, al fine di risparmiare tempo e godere così al meglio delle proprie battute di pesca.

Scopri la tecnologia dei fishfinder Garmin GPSMAP X3

La canna da bolentino di profondità

Riuscire a raggiungere i tratti di mare più adatti dove calare le lenze è solo il primo passo di una tecnica di pesca dalla barca che necessita di attrezzature specifiche. La canna da bolentino di profondità, infatti, deve rispondere a precisi requisiti per provare ad insidiare le prede giuste e far sì che l’esperienza sia davvero soddisfacente. Altrettanto importanti sono poi le esche, necessarie per attirare l’attenzione dei voraci predatori che abitano le profondità marine. Vediamo, più nel dettaglio, questi aspetti.

pesca bolentino

La scelta della canna da bolentino di profondità è cruciale per garantire performance all’altezza delle aspettative. Si tratta di modelli progettati per contrastare la forza di pesci di taglia considerevole, ma anche per garantire la giusta sensibilità di punta di fronte alle toccate delle prede che abitano i fondali. Quest’ultimo è un aspetto importante da valutare, poiché in questa tecnica la canna non viene tenuta in mano, ma alloggiata nei portacanne presenti a poppa o nei bordi del natante. Un modello di base dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:

esche pesca bolentino

Tecnica di pesca a bolentino profondo

La tecnica di pesca a bolentino di profondità non è complessa. Il periodo tra l’autunno e l’inverno è forse quello più propizio per insidiare le prede più grosse, ma anche la tarda primavera e la fine dell’estate sono momenti in cui provare a calare la lenza e sperare in qualche grossa cattura. Si tratta in sostanza di una pesca di attesa vigile, alla costante ricerca di qualunque segnale proveniente dalla punta della canna che possa preludere a una mangiata: per questo motivo, è importante che la lenza sia adeguatamente tesa. Per pescare a bolentino di profondità, come già detto, è fondamentale potersi allontanare dal sottocosta ed essere in grado di raggiungere gli spot adeguati: è quindi necessario avere a disposizione un GPS capace di guidare l’equipaggio nella scelta dei fondali migliori e di un ecoscandaglio capace di restituire marcature chiare che indicano mangianza e, quindi, la probabile presenza di predatori.

Ma non è tutto: uno degli elementi più utili per questo tipo di pesca riguarda la capacità di gestire la posizione della barca. Saper raggiungere gli spot più profittevoli, infatti, non è sufficiente: occorre riuscire a starci sopra, assecondando le correnti. Un aiuto concreto, e davvero strategico, arriva dall’utilizzo dei motori elettrici da prua, dispositivi di bordo dotati di sistemi di ancoraggio virtuale. Grazie a questa funzione è infatti possibile regolare in maniera automatica la posizione della barca e consentire di calare la lenza sempre nella stessa zona.

I motori elettrici fuoribordo Garmin della serie Force sono dotati di punto di ormeggio virtuale, una tecnologia che permette di mantenere la posizione su uno spot pescoso senza bisogno di gettare l’ancora. Associati a GPS e fishfinder, i motori elettrici da prua Garmin rappresentano la soluzione migliore per gestire al meglio le operazioni di pesca a bolentino e trascorrere al meglio le proprie giornate in mare.

Pesca sugli spot più profittevoli con i motori elettrici da prua Garmin Force