come scegliere la bici da corsa

I 3 fattori più rischiosi di un #triathlon test

Durante il test che ho da poco effettuato a Sestri Levante in vista del mio esordio nel mondo del triathlon al Garmin Trio Sirmione ho imparato un sacco di cose che mi saranno utili in vista della prossima gara, di tutte le gare future e dei prossimi allenamenti.

Per prima cosa è necessario non fare arrabbiare il bagnino e non rispondergli in malo modo se ti dice che c’è il mare grosso. Se poi hai settato l’allarme del  forerunner 910xt a 750mt e quella distanza si trova dopo la boa che delimita l’area dei bagnanti è importante che al tuo rientro in spiaggia tu sia in grado di correre molto forte verso il T1 dove si trova la bici (il bagnino con i racchettoni fa male!). I copertoni lisi anche se sono in kevlar non sono immuni dalle forature e volare via in bici a 40 km/h non è piacevole, sopratutto se non sei stato più rapido del bagnino. Mai impostare il T2 in una zona raggiungibile da tua madre! Mai! “Luca, metti a posto la bicicletta. Torni tardi? Dove vai? Lavori oggi? Non correre! Vai piano che che sudi!…”.

Non solo insegnamenti ma anche conferme e bocciature in questo week di importanti test.

I calf sleeves della cep, promossi a pieni voti nelle 3 discipline. Li ho portati dall’inizio alla fine senza problemi con risultati stupefacenti in termini di riduzione dell’affaticamento muscolare e della prevenzione dei crampi. Li indosserò sicuramente a Sirmione.

Luca Conti

Bocciata la Saucony Fastwitch rispetto alla più leggera e reattiva Mizuno Wave musha 4. Nonostante la mia dedizione al brand Saucony da lunga data, questa volta l’ho dovuto tradire per una Mizuno veramente efficace e piacevole in corsa.

Forerunner 910 xt. Lui va dove sono io. L’unico dubbio e sull’utilizzo o meno della funzione multisport. Ho paura di incasinarmi sull’avvio delle zone cambio come ho già fatto un paio di volte e in gara non posso chiedere di rifare da capo.

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Per il resto, ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicini in questo periodo, in particolar modo Andrea e Daniele che supportano e sopportano i miei isterismi oltre a seguire i miei allenamenti la nutrizione e l’integrazione; Patrizia che non dice niente se mangia costantemente pollo e riso; Rambo Rabaglia che a suo modo mi carica in modo incredibile e tutta la Garmin Italia, meravigliosi dal primo all’ultimo.

Grazie di cuore a tutti, anche per voi andrò #sempreatutta