come pescare orate

Consigli per Pescare le Orate

L’orata è tra prede più ambite sia dai pescatori esperti che dai tanti appassionati che amano mettersi alla prova nel tentativo di insidiare questo sfuggente pesce. Le ragioni sono molteplici e sono da ricercare sia nella qualità delle sue carni pregiate che, soprattutto per chi ama le sfide, nella difficoltà che la sua cattura comporta. Questo pesce è infatti noto per la sua diffidenza e per la sua forza, caratteristiche che rendono difficile, e quindi particolarmente gratificante, la sua cattura.

Per riuscire a pescare l’orata è dunque fondamentale avere una buona conoscenza dell’habitat e delle sue abitudini: si tratta di elementi essenziali per determinare la tecnica di pesca da utilizzare, sia dalla spiaggia che dalla barca e, di conseguenza, per selezionare attentamente le attrezzature necessarie, dalla canna al mulinello. Altrettanto importante, per una giornata fruttuosa, è riuscire a individuare i waypoint potenzialmente più pescosi, in modo da avere più probabilità di successo. Esperienza, conoscenza dei tratti di mare e strumentazione adeguata sono elementi essenziali.

I chartplotter Garmin della serie ECHOMAP sono lo strumento di bordo ideale per individuare e registrare i punti di pesca più produttivi. Grazie all’integrazione tra GPS ed ecoscandaglio, questi dispositivi forniscono dati in tempo reale e simultanei, permettendovi di vivere al meglio le tue giornate in mare.

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Pesca all’Orata: habitat ed esche

Prima di illustrare nel dettaglio quali sono le migliori tecniche per pescare le orate, è opportuno conoscere in maniera più approfondita le abitudini di questo pesce. La Sparus aurata è presente lungo le coste del Mediterraneo, si muove prevalentemente in solitaria, talvolta in piccoli branchi. Predilige fondali sabbiosi, dove ricerca il cibo grufolando con il muso, ma non disdegna i fondali misti e le foci, dove si muove alla ricerca prevalentemente di crostacei e piccoli molluschi bivalvi.

La stagione migliore per pescare l’orata va dalla fine della primavera all’inizio dell’autunno: in questo periodo, infatti, le acque sono più calde e questa specie è solita avvicinarsi sottocosta in una fascia di litorale compresa tra i 5 e i 150 metri dalla riva. Le ore più calde della giornata sono quelle in cui questo predatore, poco avvezzo alle acque fredde, è maggiormente attivo: è l’occasione per provare a realizzare qualche bella cattura. Vediamo come.

TECNICHE PER PESCARE L’ORATA

Chi vuole provare a pescare le orate ha a disposizione differenti tecniche, occorre però tenere in considerazione un aspetto fondamentale: questo sparide ha una dentatura estremamente robusta che utilizza per frantumare i gusci dei crostacei e dei mitili, occorre quindi utilizzare ami robusti e ben nascosti nell’esca.

Inoltre, la sua mangiata è peculiare e può trarre in inganno poiché a differenza di altri voraci predatori, si avvicina al suo obiettivo con alcune timide toccate prima di sferrare l’attacco decisivo: esperienza, sensibilità e un occhio allenato sono necessari per leggere i segnali della propria canna e capire quando è il momento di eseguire una ferrata secca e decisa necessaria alla cattura del pesce.

Le esche migliori per pescare le orate sono granchi, sarde, cannolicchi, vermi coreano, americano e bibi. Particolarmente efficace è poi la cozza locale, che viene utilizzata anche per creare una pastura e provare ad attrarre nel proprio spot di pesca questa specie.

tecniche per pescare orate

È comunque importante avere con sé differenti esche, in modo da poter capire quali di cosa si nutre il pesce in quello specifico tratto di mare e provare ad insidiarlo facendo leva sulle sue abitudini. Vediamo quali sono le tecniche e le strategie più utilizzate.

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